Storia

Il Sanctuarium Artis Elisarion

Il nobile estone Elisàr von Kupffer, noto anche con lo pseudonimo di Elisarion, è stato pittore, poeta, storico e drammaturgo. Nel 1891 conobbe Eduard von Mayer, nato a San Pietroburgo: i due divennero amici inseparabili e compagni di vita dal 1897 e nel 1900 fondarono il clarismo. Questo movimento religioso perseguiva il superamento della concezione patriarcale, l’emancipazione degli omosessuali e una visione idealizzata dell’Uomo che avrebbe superato le limitazioni di genere e orientato lo stile di vita verso un maggiore rispetto della natura.

Dopo un lungo periodo vissuto a Firenze, nel 1915 si stabilirono a Muralto e nel 1925 acquistarono un appezzamento di terreno in Via Simen a Minusio, dove costruirono Il Sanctuarium Artis Elisarion, che fu inaugurato nel 1927. Nel 1939 vi aggiunsero una sala rotonda creata appositamente per ospitare il grande dipinto circolare e opera magna di Elisar von Kupffer “Il Chiaro mondo dei beati”, realizzato tra il 1919 e il 1929. Il corridoio che portava dallo stabile principale alla rotonda era buio e stava a simboleggiare il passaggio dal “Mondo del Caos” al “Chiaro Mondo”.

Il clarismo ebbe pochi contatti con gli altri movimenti di rinnovamento spirituale presenti nel territorio locarnese e alla morte dei fondatori non ebbe continuità.

La proprietà e il lascito artistico di Elisar von Kupffer vennero devoluti al Comune, che nel 1981 trasformò l’edificio in centro culturale e museo “Elisarion” mentre il grande dipinto circolare “Il Chiaro Mondo dei Beati” venne trasferito al Monte Verità nel 1978 da Harald Szeemann e oggi, dopo un impegnativo restauro, fa parte del Complesso Museale di Monte Verità (pur rimanendo di proprietà del Comune di Minusio).

Il nuovo centroelisarion

Al termine di un complesso cantiere durato oltre due anni, il 24 settembre 2023 è stato inaugurato il nuovo Centro Elisarion. Nato da un’esigenza di adeguare l’edificio storico, risalente al 1927 e tutelato a livello locale, alle normative anti-incendio e di accesso ai disabili, il progetto finale concepito dallo Studio d’architettura Inches & Geleta è andato ben oltre al semplice inserimento di un ascensore ed è sfociato in una ristrutturazione parziale dell’edificio originale con un’importante ampliamento a livello interrato, dove sono stati collocati il nuovo ingresso visitatori, l’ufficio del curatore, i servizi tecnici, locali deposito nonché un grande foyer d’entrata di forma ellittica.

Queste le parole di Inches Geleta Architetti in merito al progetto:

Inches Geleta Architetti

Il Centro Elisarion è contraddistinto da valori storici, territoriali e culturali che lo rendono di significativa importanza per l’intera regione del locarnese e oltre, tanto da essere oggetto di studio da parte del Politecnico federale di Zurigo ed avere stretti legami con il celebre complesso culturale del Monte Verità.

L’Elisarion nasce difatti come struttura per il culto del Clarismo, oltre che come residenza privata del pittore e letterato Elisàr von Kupffer e del suo compagno, filosofo e storico delle religioni Eduard von Mayer. Viene quindi concepito quale vero e proprio tempio, dal profondo significato spirituale e introspettivo: il Sanctuarium Artis Elisarion. I seguaci di questa dottrina venivano introdotti nell’edifico seguendo un iter che portava da una situazione spaziale oscura al culmine etereo della sala in cui era esposto il “Chiaro mondo dei beati”. Nel tempo, cessata la destinazione d’uso di residenza e luogo di culto, questa vocazione è andata persa e il genius loci dell’edifico gradualmente dimenticato.

Il progetto si china su queste tematiche, analizzando l’edificio e il suo contesto, dal profilo storico e urbanistico, oltre che le sue esigenze funzionali e potenzialità intrinseche. Viene proposto un unico ingresso per i visitatori che possa dotare il Centro culturale di un chiaro punto d’accesso, simbolico, identitario e funzionalmente adeguato.

Il nuovo accesso raccoglie i visitatori in un’unica grande sala ipogea: un nuovo foyer d’ingresso e sala accessoria espositiva e multifunzionale che richiama, nella sua conformazione planimetrica, i temi ornamentali di connotazione organica che contraddistinguevano gli spazi d’entrata della dimora originaria del Von Kupffer.

Il progetto ripropone un iter simbolico legato al Clarismo che, partendo da uno spazio racchiuso, oscuro ed introverso, culmina con quello luminoso ed elevato della “cupola” in cui era custodito in origine il “Chiaro mondo dei beati” e dove si tenevano le cerimonie del culto.

Grazie a questo intervento di ristrutturazione è stato inoltre possibile recuperare gli intonaci originali delle facciate dell’edifico nonché ripristinare le decorazioni sui soffitti eseguite dal pittore Silvio Baccaglio su disegni originali di von Kupffer, portando così alla luce un pezzo di storia e una testimonianza anche di quello che era l’Elisarion all’origine.